giovedì 19 novembre 2009

Pulire è un po' suonare

Dice un mio amico che il violino non si pulisce. Semplicemente bisogna evitare che si sporchi.
Dice il saggio:
bisogna spolverare prima di vedere la polvere. Non pensare: “il violino è già pulito”, ma “tienilo pulito”. Non lasciare che la polvere si annidi perché pulire il violino è suonare il violino.
Ogni volta, dopo aver usato il violino, bisogna prendersi cura di lui, ed è utile munirsi di 3 pezzi di stoffa:
uno un po' ruvido con cui togliere i residui di pece dalle corde e dalla tastiera strofinando con un po' di energia; uno molto morbido per spolverare delicatamente il piano armonico. Infine un panno mooolto morbido per dare una passatina all'intero strumento con particolare insistenza nelle zone venute a contatto con le nostre mani (unto e sudore)
Se poi abbiamo peccato di attenzioni quotidiane e c’è bisogno di togliere le incrostazioni di pece dalla tavola, ci sono vari metodi, ma per evitare problemi si può utilizzare il “resin remover” prodotto specifico da acquistare nei negozi specializzati.
Per pulire a fondo la tastiera e le corde, non credo si sbagli ad inumidire appena un panno con acquaragia e poi agire di conseguenza
Alla fine non dimentichiamo : “un posto per ogni cosa, ogni cosa al suo posto”
Dopo aver usato il violino, rimettilo dove lo hai preso, ti ringrazierà.(non so perché , ma è una frase che fa un certo effetto)

2 commenti:

  1. forse IL VIOLINO ti ringrazierà, ma il padrone del violino cui lo hai preso di soppiatto......

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  2. Più che il violino ho preso di soppiatto la citazione dei tre panni da un certo Alfredo

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