sabato 22 ottobre 2011

L'umile nota intermedia

Come dice Mastro Carl Flesch nel suo L’arte del Violino la nota intermedia è di una importanza decisiva per lo studio sistematico dei cambi di posizione
Se (come da esempio a lato) sulla seconda corda passiamo dal Si al Sol , la nota intermedia è il Re che raggiungiamo con il primo dito: “Se il primo dito e con esso il braccio è nella posizione voluta, il quarto dito non ha da far altro che prendere il sol”.
Le note intermedie, però, sono da impiegarsi solo nello studio. Per educare il senso muscolare delle distanze - dice Flesch - Guai!! a farle sentire nell’esecuzione.
Insomma, come spesso accade nella vita, le cose di una importanza decisiva non si vedono e non si sentono

domenica 16 ottobre 2011

Ascolta la differenza

Il filmato è davvero interessante (l’ho rubato ad un amico di Facebook). Uto Ughi suona uno Stradivari e un Guarnieri del Gesù, poi chiede al pubblico di indovinare . Sono 9 minuti ma il quiz appassiona. Per ascoltare clicca QUI

giovedì 13 ottobre 2011

Alice Pashkus: l'arco immaginario

Alice Pashkus (1911 – 1972) è una violinista, didatta ungherese studiosa di medicina, che assieme al marito Theodore rinnovò la pedagogia violinistica negli anni ’40 e '50 del secolo scorso. Cliccando QUI si apre la pagina di The Remington Site sul metodo per giovani violinisti di Alice e Theodore Pashkus pubblicato nel 1955. (Dal sito è tratta la splendida foto realizzata dal pianista Yorgos Manessis ) . Tra gli allievi della Pashkus, anche Ivry Gitlis e Yehudi Menhuin che si rivolse a lei per risolvere alcuni problemi fisici. Un suo utilissimo esercizio per l’archetto è questo: “Consideriamo l’archetto come una sezione di un arco immaginario molto più grande; tiriamo l’arco in su è in giù oltre la sua reale lunghezza proseguendo i movimenti dell’arcata nell’aria”. Altri esercizi per l'arco elaborati dalla Pashkus li trovate QUI tratti dall'ottimo libro di Enzo PortaIl violino nella storia: maestri, tecniche, scuole”

mercoledì 12 ottobre 2011

Messa di voce

La “Messa di voce” è uno degli effetti vocali cari al melodramma barocco e ai castrati (più teneramente detti “cantori evirati”) come il celebre Carlo Maria Boschi detto Farinelli . Il termine messa di voce indica una tecnica in cui il volume della nota emessa diveNTA SEMPRE PIU’ FORTE , POI “similarmente torna fievole (l'esempio è proprio ad inizio filmato) . A proposito di Messa di voce (piano-forte-piano) sul violino, un carino esercizio per l’arco, proposto da Alice Paskus : “Messa di voce al tallone , metà e punta. Disegnando una ellisse nell’aria, ruotare con scioltezza spalla gomito e polso nello stesso momento.

domenica 2 ottobre 2011

Suonare con i piedi

Perbacco, questo esercizio è immediato e divertente,ma non è di Alice Pashkus. Prendiamo un esercizio di Ševčík nella versione più semplice che sappiamo suonare in modo automatico (lo spartito a destra è riferito al n.5 dell'op.2 Scuola di Tecnica dell'Arco). Mentre lo eseguiamo, senza mai smettere di suonare, posiamo l’attenzione di volta in volta alle tensioni nei muscoli dei piedi (dita, pianta, tallone ecc.) delle gambe (ginocchia , polpacci ecc.) della colonna vertebrale, il mento , braccia , dita delle mani, polsi, avambracci ecc. ecc. ecc. . E’sorprendente come si avvertano le tensioni e come si riesca ad allentarle con un sensazione piacevolissima. Una specie di ottovolante tra le varie zone del corpo che permette di aggiustare la postura e capire meglio i nostri alleati Menhuin e Havas quando dicono che”Si suona con tutto il corpo