giovedì 30 settembre 2010

Odori da violinisti

“Più di suoni ed immagini, gli odori
le corde fan vibrar del nostro cuore”

Rudyard Kipling
Si dice che i violinisti soffrano più di altri musicisti la paura del pubblico . Viene in aiuto una ricerca della Università di Yale che ha sperimentato come una particolare fragranza di mela e spezie metta fine agli attacchi di panico
Secondo la britannica Warwick University un profumo contenente essenza di alghe, suscitando il ricordo di una spiaggia, fa calare l’ansia del 17% (!). Ma, a quanto pare, anche l’odore delle ascelle di una vecchia signora avrebbe un effetto sollevatore dello spirito, perché ricorda la rassicurante presenza della nonna. Quanto alla prontezza della mente, se l'aria profuma di limone si tende a compiere meno errori (il 54% in meno in un esperimento sui lavoratori al computer). Infine una miscela di basilico, menta piperita e chiodi di garofano ha il potere di rianimare lo spirito, e il profumo di cipresso indurrebbe uno stato d'animo positivo (ottimo da spruzzare in sala prima del concerto...)

martedì 28 settembre 2010

Il violino tosto degli Hig Tide

Tra i gruppi dimenticati del progressive rock britannico ci sono anche gli Hig Tide. Nati nel 1969 facevano un uso tostissimo di violino elettrico e chitarra e il loro primo album Sea shanties è considerato un esempio di proto-rock metallico . Una muscolare miscela di hard rock, psichedelia, blues, folk, e jazz-rock che non dimostra i suoi 41 anni. La formazione era composta da Tony Hill (chitarra , tastiere e voce ), Simon House (violino e tastiere ), Pete Pavli (basso) and Roger Hadden (batterista dai tratti psicotici)
Tre gli album pubblicati dal gruppo , Sea Shanties , HIg Tide, e Precious Cargo registrato nel 1970 anno in cui il gruppo si disintegrò. (fu pubblicato nel 1989 in seguito ad uno dei tentativi di riesumazione).
Dall’album Sea Shanties : Pushed, But Not Forgotten

giovedì 16 settembre 2010

Il rock metallico di Shostakovich

Se gli Hig Tide appartengono alla schiera di gruppi progressive rock anticipatori dell’Heavy –Metal, potremmo inserire audacemente nella categoria il secondo movimento del quartetto per archi Archi no. 8 op. 110, del 1960, scritto da Dimitri Shostakovich ( 1906 – 1975). Forse pochi dei rudi musicisti metallari hanno mai ascoltato il grande Shostakovich , ma il secondo, strepitoso, movimento del quartetto ha una grande energia, potenza ritmica, intensità da far indivia ai frastornanti gruppi rock. Se sostituiamo gli archi con chitarre elettriche distorte e ci mettiamo una batteria, il gioco è fatto .

sabato 11 settembre 2010

Il ladro dello Stradivari

Il 28 febbraio 1936 qualcuno rubò dal camerino della Carnegie Hall lo Stradivari Huberman-Gibson ,superbo violino del grande (grandissimo) Bronislaw Huberman (1882 - 1947). Bronislaw non ritrovò il suo amato strumento, ma 50 anni dopo , nel 1985, lo Stradivari ricomparve rocambolescamente , assieme al suo ladro.
Julian Altman, un musicista incarcerato per molestie su minori, nel suo letto di morte confidò alla moglie che quel violino, suonato e tenuto in casa per 50 anni era lo Stradivari che lui stesso aveva rubato a Huberman nel 1936 (secondo un'altra versione lo avrebbe acquistato per 100 dollari dal ladro, subito dopo il furto) ... Ironia della sorte, Julian Altman lo aveva suonato nella National Symphony Orchestra di Washington, esibendosi davanti a presidenti e politici. Gli esperti confermarono l’autenticità dello Stradivari, e il violino, all’epoca assicurato con i Loyd’s tornò alla celebre compagnia che pagò 263.000 dollari alla vedova di Altman. Dopo un restauro di 9 mesi da J & A Ltd. Beare, di Londra, nel 1988 fu venduto per 1.2 milioni di dollari al violinista inglese Norbert Brainin e, nell'ottobre 2001, fu acquistato da Joshua Bell, per 4 milioni di dollari. Che $$$$$$$$$$$$$$toria!

sabato 4 settembre 2010

Beethoven: sonata per "un mulatto lunatico"

La “fama”? Può dipendere da una parola di troppo. Nel 1803, a Vienna, Beethoven conobbe George Bridgetower (1780–1860) un virtuoso violinista mulatto, nato in Polonia e vissuto in Inghilterra . Beethoven rimase talmente impressionato dal talento violinistico di Bridgetower da volergli dedicare la Sonata per Violino e Pianoforte n.9 in la maggiore op.47 con la amichevole dedica “ Sonata per un mulatto lunatico” (a quanto pare Bridgetower aveva un umore melanconico e triste) . Alla prima, Beethoven accompagnò al piano Bridgetower che apportò alcune variazioni molto gradite al maestro che si interruppe nel bel mezzo dell’esecuzione per esclamare“ Ancora una volta, mio caro compagno”. La calda amicizia tra i due ebbe vita breve: A quanto pare, Bridgetower offese una signora che si rivelò essere una “amica” di Beethoven. Il maestro, risentito, decise di dedicare il brano a Rudolphe Kreutzer che in realtà non lo suonò mai, dicendo che era già stato suonato una volta e inoltre era troppo difficile…. Di fatto, però, tutti continuano a chiamare quel brano sonata Kreutzer e non è rimasta traccia della dedica al gran virtuoso “mulatto lunatico” George Bridgetower

Un po’ di Kreutzer

Al di là della celebre sonata, ciò che continua a far ronzare il nome di Rudolph Kreutzer nelle orecchie degli studenti sono i suoi irrinunciabili 42 studi per violino solo.
Kreutzer ,talento precoce (a 13 anni tenne il suo primo concerto pubblico e fu successivamente allievo di Viotti) insegnò violino al Conservatorio di Parigi dal 1795 (anno della sua fondazione) al 1826 e collaborò alla stesura del metodo di violino del Conservatorio assieme ai maestri Pierre Rode e Pierre Baillot (che non è terzetto da poco).
Finite le ferie Rudolph Kreutzer ci ricorda di studiare il capriccio n. 2, qui eseguito da una ragazzina dall’età indefinita. I più esigenti devono cliccare Qui.
(clicca sullo spartito a destra per ingrandirlo. E' una versione con molti legato rispetto all'esecuzione del filmato)