venerdì 23 aprile 2010

L'arte dei Rumori

Luigi Russolo (Portogruaro 1885 – Cerro di Laveno 1947) è un compositore e pittore italiano , Futurista e firmatario del manifesto L’Arte dei rumori (1913) . Tutta la musica del '900 ha un debito (non pienamente riconosciuto) verso di Lui per la visionaria intuizione di un nuovo mondo sonoro nel quale il rumore si fa musica. Russolo nel 1913 inventò ed utilizzò l' Intonarumori , strumento che produceva rumori di diverso tipo modulabili attraverso tastiere e leve.In base al tipo di rumore prodotto, gli intronarumori erano classificati per famiglie (crepitatori, gorgogliatori, rombatori, ronzatori, scoppiatori, sibilatori, stropicciatori e ululatori), ciascuna delle quali comprendeva a sua volta vari registri (soprano, contralto, tenore e basso). Ogni rumore ha un tono, talora anche un accordo che predomina nell'insieme delle sue vibrazioni irregolari. Da qui la proposta di Russolo di arricchire il suono strumentale delle orchestre con l'uso dei rumori adattati a queste nuove esecuzioni. Ma l’arte dei rumori doveva superare l’angusto limite dei teatri e delle orchestre per costruire il mondo futuro come una grande sinfonia : "Così i motori e le macchine delle nostre città industriali potranno un giorno essere sapientemente intonati, in modo da fare di ogni officina un'inebriante orchestra di rumori"

L'intonarumore

L’intonarumore di Russolo era formato da un parallelepipedo di legno con un altoparlante di cartone o metallico . Schiacciando bottoni e leve il suonatore metteva in funzione il macchinario e poteva controllarne le dinamiche.
All'interno degli intonarumori c’erano lastre di metallo, ingranaggi e corde metalliche che venivano fatte vibrare, producendo suoni subito battezzati "musica futurista"; Russolo inventò anche l'arco enarmonico e il piano enarmonica, ma soprattutto il rumonarmonico, che riuniva vari intonarumori , pilotati da tastiere e pedaliere simili a degli armonium.
Tutti questi strumenti furono impiegati nel 1927 per gli spettacoli della pantomima futurista al Thèatre de la Madeleine di Parigi

domenica 18 aprile 2010

Le concert? Lo trovi su Cineblog01.com

Collegandosi al sito Cineblog01.com è possibile vedere gratuitamente molti film anche abbastanza recenti. Tra questi c’è Il Concerto di Radu Mihaileanu . Vedere i film al cinema è sempre tutta un’altra cosa, ma il Web oltre a far risparmiare, è l’unica possibilità per vedere “Il Concerto” visto che nei cinema di provincia o nelle multisale dalle nostre parti non è mai arrivato. “Le concert” ha una trama con qualche spruzzata da fiaba di Cenerentola e Carramba che sorpresa, ma personalmente l’ho trovato spassoso e appassionante con un bellissimo regalo finale: 12 minuti di concerto per violino di Tchaikowsky che grazie all’effeto emotivo della storia e delle immagini , acquista una bellezza scintillante, che incanta e travolge .
Avvertenza: su cineblog01.com dopo i primi 72 minuti il film si interrompono e possono essere ripresi solo il giorno seguente, ma nei commenti è anche indicato come fare per aggirare l’ostacolo.

sabato 17 aprile 2010

Spartiti: Beethoven, Minuetto in sol

Il Minuetto in Sol maggiore , WoO 10, No. 2 di Ludwig van Beethoven è una composizione scritta originariamente per orchestra ma ci è rimasto solo un arrangiamento per piano. Il brano è divenuto molto popolare e nel filmato tratto dalla trasmissione Sesame Street, Itzack Perlman suona l’allegretto al violino con Telly al trombone. Il pezzo è tutto in prima posizione e possiamo provare a strimpellarlo. A fianco trovate lo spartito (clicca sopra per ingrandirlo) : è per pianoforte ed ha le legature diverse ma possiamo sempre dare una occhiata ai colpi d’arco di Perlman. Sesame Street è un programma televisivo educativo per bambini, che ha fatto da capostitite per molti dei moderni spettacoli di edutainment (imparare giocando). È noto per la partecipazione dei Muppet, creati dal leggendario burattinaio Jim Henson È stato trasmesso anche dalla televisione italiana nel 1978 con il titolo di Sesamo Apriti.


Io sono te, tu sei me

I ricercatori della università di Genova hanno applicato ai componenti del quartetto di Cremona un bel po’ di sensori , in modo da misurare, mentre suonano, la tensione dei muscoli facciali, i movimenti degli occhi, i movimenti del capo, del busto, l’ inclinazione della testa l’attività cardiaca, respiratoria ecc. . Obiettivo, capire come avviene la comunicazione non verbale e la condivisione di emozioni e stati d’animo. In alcuni test è stata trovata una sorprendente corrispondenza di determinati parametri fisici tra musicisti e alcuni spettatori nei momenti più intensi dei brani eseguiti.
La ricerca punta a sviluppare tecnologie nel campo dei telefonini e dei socialnetwork: del resto Condividi è una delle parole chiave nell’uso di Facebook.
(Empatia: dal greco "εμπαθεια" composta da en-, "dentro", e pathos, "sofferenza o sentimento" - capacità di comprendere cosa un'altra persona sta provando).

mercoledì 14 aprile 2010

venerdì 9 aprile 2010

The Waterboys : il blues dei pescatori

Il ritornello di questo Fisherman’s blues è un gradevole tarlo, abbastanza facile da riprodurre sul nostro violino. I Waterboys sono gruppo musicale rock britannico fondato nel 1983 da Mike Scott pianista e cantante cinquantenne tuttora “in servizio” musicale. Il nome del gruppo è tratto da un verso di The Kid, canzone contenuta nell'album Berlin di Lou Reed, ma il gruppo è passato dal Rock dei primi anni al folk irlandese di Fisherman’s Blues per poi tornare al Folk Rock più intimo degli ultimi tempi. Deposti gli strumenti nel 1993 i Waterboys sono risorti nel 2000.

mercoledì 7 aprile 2010

I colpi d'arco

Alcuni dei principali colpi d'arco in un filmato realizzato per i suoi studenti dall'insegnante che cura the violin site: Detachè, Martellé, Collé,Sautillé, Staccato,Ricochet

Dinicu-Heifetz: che staccato

Se parliamo di colpi d’arco e dello “staccato” allora è obbligatorio ascoltare Hora staccato un pezzo del 1906 scritto dal violinista Grigoraş Dinicu. E’ un piccolo, veloce brano composto nello stile delle danze rumene , che è divenuto uno dei pezzi preferiti per i bis dei violinisti virtuosi, specialmente nell’arrangiamento fatto da Jascha Heifetz nel 1932. Solo con un eccezionale controllo della parte superiore ed inferiore dell’archetto si riesce a cavare l’esuberanza della musica. Dinicu scrisse il pezzo per la propria laurea al conservatorio di Bucarest nel 1906 dove, tra gli altri, ebbe come maestro il grande Carl Flesch
Jascha Heifetz una volta disse che Grigoraş Dinicu (1889 –1949, nella foto primo a destra ,in basso) è stato il più grande violinista che lui abbia mai ascoltato . Un violinista che dal 1906 al 1946, si esibì in turneé come solista e direttore d’orchestra ma suonò anche musica leggera in night club, hotel, ristoranti e Caffè di Bucarest. Qui di seguito Hora staccato eseguito da Heifetz (roba da restare a bocca aperta).

Ysaie: Te lo do io lo staccato

Come imparare ad avere un buon staccato sul violino? “Josef Gingold – dice Itzach Perlman agli studenti nel filmato - mi raccontò di un concerto in cui c’erano da suonare molti passaggi con la tecnica dello staccato, ma lui non aveva un buon staccato. Nell’orchestra c’era Eugene Ysaie che era un uomo enorme e alto , una specie di gigante che incuteva timore.
Ysaie disse “perché non fate lo staccato?” e Gingold si scusò dicendogli di non avere un buon staccato. A quel punto Ysaie gli disse che ci pensava lui. “Non ti preoccupare – gli disse - metti il violino sotto il mento. Metti l’arco sopra le corde"
..e poi Ysaie gridò con il suo enorme vocione" SUONAAA"!!!!
Gingold - racconta Perlman - mi disse che questa cosa lo mise talmente in agitazione (tremarella) che lo staccato gli venne bene e da allora non lo perse più”

La posizione del principiante?

Da principianti, quando, imbracciamo in piedi il violino, tendiamo a portare un po' indietro il busto e spostare un po' in avanti il bacino. Nel suo Anatomia Violinistica, Edoardo Oddone dice che questa posizione non è delle più comode ed utili perché crea tensioni muscolari e irrigidimenti nella colonna vertebrale. Per questo ci invita a fare il confronto tra due modi di tenere il violino
Posizione 1
Partendo dalla posizione, in piedi, “normale”, del corpo portiamo le braccia nella posizione per suonare. Automaticamente siamo portati a spostare il torace un po’ indietro e il bacino un po’ in avanti. E’ facile in questa posizione sentire le tensioni che si creano nella schiena e nelle gambe e il senso di pesantezza nelle braccia. Sentite come il tronco sembra quasi afflosciarsi su se stesso, privo di sotegno e di forza?
-Posizione 2
Mettetetevi con la schiena verso una parete, i talloni a circa 5 cm dalla stessa. Il corpo ben eretto non tocca il muro. Portando le braccia nella posizione di suonare il violino e tenendo la schiena in linea, spingete i glutei all’indietro in modo da toccare il muro solo con la parte centrale dei glutei. Osservate le differenze con il modo precedente?. Come sentite le gambe? Vi sono ancora tensioni? E nella schiena? La colonna vertebrale sembra ancora afflosciarsi?
(Intervallo: stiamo provando!)

Il quartetto dell'isola delle tartarughe

The Turtle Island string Quartet è gruppo di San Francisco fondato nel 1985 dal violinista David Balakrishnan, e tuttora in attività . E’ stato il primo quartetto di archi ad aver successo mescolando stili e ritmi della musica classica europea, jazz, musica latino americana, musica classica indiana, bluegrass ecc.
Sono divenuti celebri grazie ai loro arrangiamenti di standard del Jazz ( in particolare "A Night In Tunisia" di Dizzy Gillespie, "Stolen Moments" di Oliver Nelson, o "Blue Rondo a la Turk" di Dave Brubeck), ma anche con interpretazioni cariche di humor di brani di musica classica ("Bach's Lunch") e rifacimenti di brani Rock&Roll come Gypsy Eyes di Jimy hendrix", Who Do We Think We Are? di Eric Clapton.
Il nome "Turtle Island" è usato da molte tribù native per indicare il continente Nord Americano ed è il titolo di un libro del poeta Gary Snyder . Qui di seguito una ottima interpretazione di Senor Mouse di Chick Corea