Quindici anni fa il liutaio israeliano, Amnon Weinstein si mise alla ricerca dei violini suonati dai musicisti ebrei nei ghetti e nei campi di concentramento. Ne ha trovati e restaurato decine, ricostruendo anche la storia dei loro proprietari condannati a esprimere la bellezza della musica mentre erano sommersi dall'orrore.
"E' struggente e allo stesso tempo gioioso mettere questi strumenti nelle mani di giovani violinisti contemporanei. – dice Weinstein - Attraverso il loro suono è come ascoltare la voce, riportare in vita i vecchi proprietari e milioni di esseri umani cancellati dalla guerra e dai campi di streminio”
Il 15 ottobre 2008 , ai piedi delle mura di Gerusalemme venne organizzato un concerto con la partecipazione di Shlomo Mintz . Molti musicisti suonarono “i violini della speranza” restaurati da Weinstein.
“Ad Auschwitz i nazisti permettevano si suonasse solo musica allegra ed essere selezionati per le orchestre in determinate occasioni di festa, significava avere la certezza che si sarebbe sopravvissuti per un altro giorno"
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