Il sogno di Louis Bertrand Castel (Montpellier 1688 - Parigi 1737), gesuita , insegnante di fisica e matematica era quello di far apprezzare la musica anche ai sordi trasformando i suoni in colori. Per questo inventò il clavicembalo oculare che attribuiva ad ogni suono un preciso colore ricavato dalla mescolanza di rosso (do) giallo (mi) e sol (blu). Lo strumento aveva 144 tasti collegati a scatole all’interno delle quali c’era una candela, uno specchio e una nastro colorato. Toccando il tasto si apriva la scatola e la luce della candela proiettava il colore corrispondente. La tecnologia dell’epoca (le candele) non permetteva molto e dopo vari tentativi più o meno riusciti a fine ‘800, e nel ‘900, (tra i quali Wallace Rimington, nella foto) , solo nel 1975, con la tecnologia laser, fu costruito un “organo di colori” utilizzato nella esecuzione del Poema del fuoco (1911) di Skiriabin da parte della Iowa Simphony Orchestra.
Qui di seguito da You tube una moderna versione del clavicembalo oculare realizzata dal compositore statunitense contemporaneo Stephen Malinowsky con un software chiamato Music animation machine.
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