Il padre di Maxim Vengerov era oboista nell’orchestra della sua città. “Da piccolo – racconta Vengerov – andai a teatro per vedere mio padre, ma a malapena riuscii a individuarlo, confuso com’era tra gli orchestrali. Il violinista invece era lì ben visibile, in piedi davanti a tutti e pensai “ecco quello che voglio fare”.
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