Se il 2009 ha registrato il bicentenario della morte di Franz Joseph Haydn, il 2010 ci porta molto più a Sud con la celebrazione dei 300 anni dalla nascita di Giovan Battista Pergolesi (Jesi, 4 gennaio 1710 – Pozzuoli, 17 marzo 1736) genio precoce dalla fine precoce. Giovan Battista quanto a salute stava combinato malissimo, si ritiene fosse affetto da spina bifida o da poliomelite e a soli 26 anni morì di tubercolosi . Organista e ottimo violinista (era stato “prima paranza” cioè primo violino dell’orchestra del Conservatorio dei poveri di Gesù” in cui aveva studiato) Pergolesi è famosissimo per il suo Stabat Mater (ripreso da Bach per il suo salmo BWV 1083. Ma se ne ritrovano echi anche in Mozart) . Tradizione vuole l’opera romanticamente completata il giorno della morte del compositore che sull’ ultima pagina dello spartito scrisse "Finis Laus Deo", ( quasi a sollievo per aver avuto il tempo necessario a concludere l'opera) . La produzione artistica di Pergolesi si racchiude in 5 soli anni (dal 1731 al 1736) in cui scrive splendida musica sacra come La Messa in Fa per sei voci e coro e deliziose opere buffe come la “Serva padrona” così apprezzata dagli enciclopedisti e in particolare da Jean Jacques Rousseau, in contrapposizione alla pallosa tradizione dell’opera francese .
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