sabato 19 dicembre 2009

Hassid, fragile stella del mattino

Josef Hassid (1923 – 1950), violinista dal suono emozionante come pochi , morto a 26 anni in ospedale psichiatrico a seguito di una lobotomia. Il grande Kreisler disse di lui "Un violinista come Heifetz appare una volta ogni 100 anni, uno come Hassid ogni 200." Il pianista Gerarld Moore disse che " a eccezione di Menhuihn è il talento più straordinario io abbia mai ascoltato” Nato in Polonia, Hassid aveva studiato con Carl Flesch ed esordì a Londra con uno strepitoso successo nel 1946 a soli 16 anni., ma poco dopo cadde nel silenzio. Fu ricoverato in ospedale psichiatrico con la diagnosi di “schizofrenia”. “Joseph – dice Yves Gitlis suo amico di studi - aveva come dei cuscinetti di velluto sui polpastrelli delle dita. Il suo vibrato e il suono erano splendidi, ma forse era malato da sempre. Era impossibile essere “normali” e suonare come suonava lui”. La malattia precipitò dopo una delusione amorosa: Hassad si era innamorato perdutamente di una ragazza ma i suoi parenti avevano osteggiato in modo deciso la loro unione. Era un ragazzo introverso, sensibile e fragile e non sopportò la rottura" .
Oggi sono disponibili 9 brani registrati da Hassid tra cui una “melodia ebrea”, a parere unanime, eseguita in modo eccezionale.

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