Yasha Heifetz (Vilnius, 2 febbraio 1901 – Los Angeles, 10 dicembre 1987) è stato uno dei più brillanti violinisti del XX secolo. Su Youtube c'è questo filmato che mostra alcune riprese al rallentatrore: le mani di Heifetz si muovono sulla tastiera ad una velocità ridotta di 8 volte mentre suona alcuni passaggi della tarantella di Henri Wieniawski. Che direee.., si resta semplicemente a bocca aperta. Il rallentatore esalta la estrema fluidità e la precisione “disumana”. Nessuna nota sfugge ad una esecuzione nitida. In questo pezzo heifetz sembra avere la concentrazione di un Dio che vuol dare uguale dignità ad ogni nota che crea.
mercoledì 23 dicembre 2009
sabato 19 dicembre 2009
Hassid, fragile stella del mattino

Oggi sono disponibili 9 brani registrati da Hassid tra cui una “melodia ebrea”, a parere unanime, eseguita in modo eccezionale.
venerdì 18 dicembre 2009
Michael Rabin: la dura vita del prodigio

mercoledì 16 dicembre 2009
Le dita sanguinanti di Jan Kubelík

Si può. Lo diceva Jan Kubelik (1880 – 1940) ricordando che da bambino suonava "until my fingers started to bleed". (fin a far sanguinare le dita). L’affermazione è probabile contenga una esagerazione ad effetto, comunque Kubelik fu il primo della grande “sfornata” di bambini prodigio a cavallo del secolo scorso. Giardiniere in un sobborgo di Praga, ma con la passione per il violino, il padre di Jan scoprì subito il talento del figlio , e all’età di cinque anni lo mandò a lezione con Karel Weber e Darel Ondříček . A otto anni in conservatorio con il mitico Otakar Ševčík . A 19 anni Kubelik teneva concerti ed esibizioni da solista ed esordì a Vienna, poi Londra e negli Usa dove nel 1902 fu premiato con la Society's Gold Medal l'anno successivo a Eugène Ysaÿe
Kubelik suonava un Guarneri del Gesù e due Stradivari: nel 1910 acquistò lo Stradivari Emperor del 1715 . Le prime registrazioni di Kubelik per la Grammophone contribuirono all’enorme successo del violino come strumento .La sua stella di violinista brillò fino alla morte anche se offuscata dall’apparire dell’imperatore Jascha Heifez
martedì 15 dicembre 2009
Maestri e allievi
Gasan studiava con il maestro Zen Tekisu che era molto severo.
Qualche volta lo picchiava persino. Altri allievi non sopportavano questo genere di insegnamento e se ne andavano. Gasan rimaneva dicendo: “ Un discepolo di poco valore utilizza l’influenza dell’insegnante. Un discepolo mediocre ammira la bontà di un insegnante.
Un buon discepolo diventa forte sotto la disciplina di un insegnante”.
Qualche volta lo picchiava persino. Altri allievi non sopportavano questo genere di insegnamento e se ne andavano. Gasan rimaneva dicendo: “ Un discepolo di poco valore utilizza l’influenza dell’insegnante. Un discepolo mediocre ammira la bontà di un insegnante.
Un buon discepolo diventa forte sotto la disciplina di un insegnante”.
Szigeti: il violinista dotto

domenica 13 dicembre 2009
Fine delle trasmissioni da Saturno
La sigla che ha chiuso le trasmissioni della TV dal 1954 al 1980 fa parte della composizione di Roberto Lupi (Milano 1908 – Dornach 1971) nota come Armonie del pianeta Saturno. Dicono che quella sigla nei bambini generasse un senso di inquietudine e forse è vero, ma era una inquietudine metafisica che apriva tante domande e una strana porta sull’infinito. O, almeno, sul nulla televisivo della notte, che invece oggi è stato abolito, riempiendo a ogni ora lo schermo.
« La musica è un lembo di cielo strappato al cosmo affinché l'uomo stesso possa scorgere in sé i più grandi misteri della Vita e dell'Universo
Roberto Lupi
« La musica è un lembo di cielo strappato al cosmo affinché l'uomo stesso possa scorgere in sé i più grandi misteri della Vita e dell'Universo
Roberto Lupi
La rivoluzione di Josè Antonio Abreu

"Se dai un pesce ad un uomo, si nutrirà una volta.
Se gli insegni a pescare, mangerà tutta la vita.
Se i tuoi progetti valgono un anno, semina il grano.
Se valgono cent'anni, istruisci le persone".
Gervasio e il Tarlo di Carosello

Gervasio nel 1950 avreva scritto le musiche per Carosello Napooletano, un grande spettacolo teatrale rappresentato in tutto il mondo (trasformato in un film nel 1954)
Il titolo Carosello televisivo prese spunto proprio dal Carosello Napoletano.
Carosello nacque il 3 febbraio 1957 e quella musica è rimasta un piacevole tarlo per tutti i bambini che andavano a letto alle 21,15 circa (altri tempi!!!) dopo aver visto la trasmissione. L’ultimo Carosello andò in onda il 1° gennaio 1976 salutato da una commossa Raffaella Carrà.
domenica 6 dicembre 2009
Il pisolino pomeridiano

Nei giorni seguenti ci fu una ondata di caldo terribile e anche alcuni bambini si appisolarono.
Il maestro li rimproverò: “Siamo andati nel mondo dei sogni a trovare gli antichi saggi proprio come faceva Confucio “ – risposero al maestro adirato.
"A si? E che cosa vi hanno detto quei saggi? – chiese Soyen Saku
Uno dei piccoli discepoli rispose: “Abbiamo domandato loro se il nostro maestro andava là tutti i pomeriggi, ma ci hanno detto di non averlo mai visto”.
"A si? E che cosa vi hanno detto quei saggi? – chiese Soyen Saku
Uno dei piccoli discepoli rispose: “Abbiamo domandato loro se il nostro maestro andava là tutti i pomeriggi, ma ci hanno detto di non averlo mai visto”.
Leopold Auer e l'archetto nelle costole

Auer con i suoi studenti non si concentrava su questioni tecniche ma li guidava nell’ interpretazione della musica. Se uno studente era alle prese con un problema tecnico, Auer non offriva alcuna soluzione né prendeva l’ arco per mostrare il modo di suonare un passaggio. L’allievo de la doveva sbrigare da solo o preferiva chiedere l’aiuto dei colleghi. Tuttavia, Auer era pignolo e richiedeva la massima precisione tecnica L'ammissione alla sua classe era un privilegio di chi aveva talento ma le sue lezioni erano una prova di resistenza e di duro lavoro.
Il maestro valutava la vitalità musicale e l’ entusiasmo. Odiava le interpretazione anemiche e non esitava a “ficcare l’arco nelle costole dello studente", chiedendogli più "krov." ( "sangue" fuoco o vivacità.)
Auer spingeva i suoi studenti fino ai loro limiti, ma era anche pieno di sollecitudine nei loro confronti aiutandoli ad ottenere borse di studio, mecenati, strumenti migliori, permessi di soggiorno per i suoi studenti ebrei
Auer scrisse tre libri Violin Playing as I Teach It del 1920), My Long Life in Music (1923) and Violin Master Works and Their Interpretation (1925)
Auer spingeva i suoi studenti fino ai loro limiti, ma era anche pieno di sollecitudine nei loro confronti aiutandoli ad ottenere borse di studio, mecenati, strumenti migliori, permessi di soggiorno per i suoi studenti ebrei
Auer scrisse tre libri Violin Playing as I Teach It del 1920), My Long Life in Music (1923) and Violin Master Works and Their Interpretation (1925)
Sun Tzu e l’arte della guerra

Da Sun Tzu:
- Il più grande condottiero è colui che vince senza combattere
- In ogni conflitto le manovre regolari portano allo scontro,e quelle imprevedibili alla vittoria
- Quando muovi sii rapido come il vento, maestoso come la foresta, avido come il fuoco, incrollabile come la montagna
-I Soldati vanno trattati innanzitutto con umanità, ma controllati con ferrea disciplina. Questa è la strada per la vittoria
- Non ci sono che cinque note in musica, eppure la loro combinazione dà forma a un numero di melodie maggiore di quelle che possono essere udite.
-In battaglia non ci sono più di due modi d'attacco: il diretto e l'indiretto; eppure questi due, in combinazione, danno luogo ad una serie infinita di manovre
venerdì 4 dicembre 2009
Theremin: Il violino a valvole

Leo Theremin mentre compiva alcuni esperimenti per l'esercito russo, con amplificatori a valvole, si accorse che a volte si produceva un fischio che cambiava frequenza variando la distanza delle mani dalle valvole. Sviluppò l'idea fino a giungere alla costruzione dello strumento musicale che battezzò eterofono.
Theremin era anche un violoncellista e lo stesso Lenin gli propose di diffondere lo strumento in Europa. Venne organizzato un tour nelle maggiori capitali europee: Berlino, Londra e Parigi. Proprio a Parigi la curiosità fu tale da causare disordini fra le migliaia di persone che non erano riuscite ad avere un posto in teatro.
Nel 1928 Theremin sbarcò a New York dove lo strumento venne presentato a un ristretto gruppo di musicisti e magnati dell'industria (vi erano anche Arturo Toscanini e Henry Ford). In seguito fu fondata un'azienda per lo sviluppo e la costruzione dell'eterofono che per l'occasione fu ribattezzato theremin.
La più grande virtuosa dello strumento fu Clara Rockmore, una violinista russa allieva di Leopold Auer, che, non potendo proseguire per motivi di salute la sua attività, si dedicò al nuovo strumento. Il theremin è stato usato dal chitarrista dei Led Zeppelin, Jimmy Page, in molti live e nell'intermezzo di Whole Lotta Love (1969). Il gruppo statunitense Beach Boys impiegò estensivamente il theremin nella produzione dell'album Pet Sound, nel singolo Good Vibration e nell'album Wild Honey.
E c'è anche questo spiazzante video segnalato da Marida con "l'orchestra giapponese di Theremin" (sarà l'unica) : il Matryomin ensemble "Mable. Il matryonim è un Theremin a forma di matriosca inventato da Masami Takeuchi nel 1999 e messo in produzione nel 2003 dalla Mandarin Electron company. Pare ne abbia venduti più di 1600... in Giappone naturalmente http://www.mandarinelectron.com/theremin/english/matryomin/index.html
mercoledì 2 dicembre 2009
Il suono della felicità
Bankei era un grande maestro Zen. Dopo la sua morte un cieco che viveva accanto al tempio disse ad un amico: “ Da quando sono cieco, non posso osservare la faccia delle persone, e allora devo giudicare il loro carattere dal suono della voce. Il più delle volte, quando sento qualcuno che si congratula con un altro per la sua felicità o il suo successo, afferro anche una segreta sfumatura di invidia. Quando uno esprime il suo rammarico per la disgrazia di un altro, sento il piacere e la soddisfazione, come se quello che si rammarica sia in realtà contento che nel suo proprio mondo ci sia ancora qualcosa da guadagnare.
La voce di Bankei, però, sin dalla prima volta che l’ho sentita, è sempre stata sincera. Quando lui esprimeva felicità non ho mai sentito null’altro che la felicità, e quando esprimeva dolore, il dolore era l’unico sentimento che io sentissi”
La voce di Bankei, però, sin dalla prima volta che l’ho sentita, è sempre stata sincera. Quando lui esprimeva felicità non ho mai sentito null’altro che la felicità, e quando esprimeva dolore, il dolore era l’unico sentimento che io sentissi”
Ivan Galamian

Su Youtube ci sono diversi filmati della violinista Elizabeth Willis che spiega alcuni aspetti della tecnica di Galamian (ci fidiamo?). Nel filmato parla della mano sinistra e invita a seguire la tecnica di Galamian tenendo le dita molto più arrotondate sulle corde come se poggiassero su di una palla: " ciò rende più facile raggiungere le posizioni più alte e i cambi di posizione in genere".
Perlman-Zukerman, gioco per due violini

La musica senza questo fattore umanamente X diventa un “lavoro” abbrutente;
il video è uno spettacolo contagioso, da condividere anche senza capire molte parole del commento in inglese.
Per la cronaca: Itzhak Perlman suona lo Stradivari Soil del 1714, già appartenuto a Yehudi Menuhin.. Pinchas Zukerman suona il Dushkin, un Guarneri del Gesù del 1742.
Purtroppo l'incorporamento è disattivato e non si può avere la finestra , quindi cliccate sull'indirizzo :
http://www.youtube.com/watch?v=SR_oJXyokww
Però, si divertono anche sul palco: "Per me - dice Perlman - (quello con Zukerman) è stato il più bel Tour di concerti che io abbia mai fatto".
Tartini: suono o son desto

Giuseppe Tartini (Pirano, 12 aprile 1692 – Padova, 26 febbraio 1770)
Probabilmente gran parte della fama di Tartini è dovuta proprio a questa immagine, anche se ci sono ragioni ben più valide per ricordarlo. A pensarci bene, usare il Diavolo come testimonial rende il suo racconto uno spot formidabile.
Lo Stradivari di Tartini
Tra le consolazioni ,nel racconto da apnea notturna della nascita de Il Trillo del Diavolo, c'è quella che, dovendo pur vivere con il suo violino, Tartini si è guardato bene dal romperlo. Sarebbe stato un bel guaio per i posteri perchè possedeva uno Stradivari del 1715, forse acquistato direttamente nella bottega del maestro cremonese. Il suo era uno dei grandi violini costruiti da Stradivari e oggi più conosciuto come il Lipinski perchè in seguito è appartenuto al violinista polacco Karol Lipinski che gareggiò con Paganini
Ricreazioni violinistiche

Nel cd allegato, i brani sono eseguiti da Gabriele Pieranunzi al violino e Maurizio Baglini al pianoforte. Il cd contiene anche la registrazione della sola parte pianistica per suonare a casa con l’accompagnamento di un grande interprete. Il costo di volume e CD è di 18 euro e contiene 10 brani divisi nelle varie sezioni: Solo corde vuote, Corde vuote e 1° dito, Corde vuote 1° e 2° dito, Corde vuote 1°, 2° e 3° dito
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