Il violinista ,spesso, sul palco si pone di profilo al pubblico come un geroglifico egiziano. Così è più facile dare una occhiata al direttore d'orchestra. A questa posizione non sarebbero, però, estranee considerazioni sulla qualità del suono. Scrive Carl Flesch: “E’ difficile decidere se per il suono sia più vantaggioso lo stare di faccia o di profilo dinanzi all’uditore. Si crede generalmente che le vibrazioni vengano rimandate perfettamente dalle pareti della sala se lo strumento è tenuto in direzione parallela alle file dei posti che si trovano in esse”.
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