"Come si sbriciola un biscotto" è un libro pieno di affascinanti storie di chimica quotidiana scritto da Joe Schwarcz . Tra i capitoletti ce n’è anche uno dedicato al piombo e a Beethoven
Dall’età di vent’anni Beethoven soffriva di dolori di stomaco, disturbi digestivi, depressione ed irritabilità. Quando nel 1827 morì, a 56 anni, un giovane studente gli recise una ciocca di capelli da conservare come ricordo. Una preziosa reliquia che fu trasmessa di generazione in generazione e infine venduta all’asta nel 1994.
I nuovi proprietari fecero analizzare la ciocca per saperne di più : .Beethoven era morto di sifilide? In questo caso dovevavno esserci tracce di mercurio con cui si curava la malattia. Ma gli scienziati non trovarono mercurio né tracce di oppiati cosa che dimostra come Beethoven non facesse uso di antidolorifici.
Sorprendentemente nei capelli del compositore fu trovato un livello di piombo un centinaio di volte più alto di quello che mediamente si trova oggi nei capelli di una persona.
Forse il compositore si è lentamente avvelenato bevendo da boccali con il fondo in piombo, molto comuni a quel tempo, o bevendo da recipienti di ceramica vetrificati, o caraffe da vino in cristallo al piombo in cui il vino veniva tenuto per qualche tempo, o, probabilmente l’acqua che beveva scorreva in tubature di piombo… Difficile risalire alle cause reali, ma è probabile che sia stato il piombo a ridurre al silenzio il grande compositore.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento