sabato 4 settembre 2010
Beethoven: sonata per "un mulatto lunatico"
La “fama”? Può dipendere da una parola di troppo. Nel 1803, a Vienna, Beethoven conobbe George Bridgetower (1780–1860) un virtuoso violinista mulatto, nato in Polonia e vissuto in Inghilterra . Beethoven rimase talmente impressionato dal talento violinistico di Bridgetower da volergli dedicare la Sonata per Violino e Pianoforte n.9 in la maggiore op.47 con la amichevole dedica “ Sonata per un mulatto lunatico” (a quanto pare Bridgetower aveva un umore melanconico e triste) . Alla prima, Beethoven accompagnò al piano Bridgetower che apportò alcune variazioni molto gradite al maestro che si interruppe nel bel mezzo dell’esecuzione per esclamare“ Ancora una volta, mio caro compagno”. La calda amicizia tra i due ebbe vita breve: A quanto pare, Bridgetower offese una signora che si rivelò essere una “amica” di Beethoven. Il maestro, risentito, decise di dedicare il brano a Rudolphe Kreutzer che in realtà non lo suonò mai, dicendo che era già stato suonato una volta e inoltre era troppo difficile…. Di fatto, però, tutti continuano a chiamare quel brano sonata Kreutzer e non è rimasta traccia della dedica al gran virtuoso “mulatto lunatico” George Bridgetower
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