venerdì 5 febbraio 2010

Il palpito del vibrato

I bozzetti esercitano sempre un fascino particolare. I segni della matita vanno alla ricerca della linea giusta e la loro oscillazione comunica all'immagine un “palpito” vitale. Si può dire che il disegnatore vibra come un violinista che fa oscillare l’altezza della nota, velocemente, in avanti e indietro. In definitiva il musicista stona velocemente, per difetto ed eccesso, ma il nostro orecchio non coglie le “stonazioni”; coglie solo una nota centrale che porta con sé il palpito che rapisce. Allo stesso modo, la linea finale del disegno contiene in sé tutte le altre. Ne è la quintessenza. (La vignetta è tratta dal primo numero de Lo Sconosciuto: "Poche ore all'alba" del 1975)

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