lunedì 19 ottobre 2009

Yehudi Menhuin e lo zio violino

Il grande Yehudi Menuhin (1916 New York - 1999 Berlino ) diceva che “Un grande violino è qualcosa di vivo; il suo legno racchiude la storia, o l’anima, di coloro che l’hanno posseduto.
Non riesco mai a suonare senza avere la sensazione di aver liberato o, ahimè, violato questi spiriti

(citazione del 1996)

Il mio non è un "grande violino" ma ha quasi cento anni. E’ un violino di fabbrica tedesco di inizio secolo. A quell’epoca, per i violini, i tedeschi erano un po’ come i cinesi di oggi (anche se non c’è paragone con le attuali ciofeche economiche del sol levante).
Il mio liutaio ha detto che vale 150 – 200 euro, non di più, ma è lo strumento di mio zio Vituccio (buonanima) e questo basta per rendermelo prezioso oltre ogni valutazione.
La mentoniera è particolare perché è “mignon” ma mi ci trovo bene (o meglio non mi azzardo a cambiarla). In verità ha il manico leggermente storto ma questo non è un problema per un “violinista per difetto”

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