martedì 26 gennaio 2010

La rivoluzione russa e la presa dell'apriscatole

Gran parte dei violinisti, oggi tiene l’archetto alla “maniera russa”, detta anche dell’apriscatole. (provare ad aprire un barattolo ruotando l’apposito aggeggio )
Pare che tra gli insegnanti, il primo a diffondere la rivoluzione russa dell’archetto sia stato Leopold Auer ( 1845 – 1930 cerca nel Blog) maestro, a Pietroburgo, di prodigi come Jascha Heifetz (nella foto a destra) , Mischa Elman , Nathan Milstein, Efrem Zimbalist ecc.. Si tramanda però che già il polacco Henrik Wieniawski (1835 – 1880, quello della celebre tarantella) tenesse la bacchetta in questo modo. La presa russa prima di affermarsi ha battagliato con gli ormai sparuti sostenitori dell’antica maniera “tedesca” e i molto più numerosi sostenitori del moderno modo “belga” di tenere l’arco. Un celebre didatta come Carl Flesch scriveva nel 1924 : “La maniera russa è la più vantaggiosa sebbene io non nasconda che per il momento la mia opinione non è generalmente riconosciuta. Prevedo però che fra cinquant’anni sarà insegnata esclusivamente la maniera russa di tenere l’arco in base alle qualità di risparmio di forze e produzione di suono”

2 commenti:

  1. la scuola "tedesca" era già obsoleta al momento della scoperta della scuola "russa"; L'unica vera alternativa alla scuola russa era ed è la scuola Franco/belga

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  2. Ho limato il testo. Penso che così vada meglio

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