Il violinista ,spesso, sul palco si pone di profilo al pubblico come un geroglifico egiziano. Così è più facile dare una occhiata al direttore d'orchestra. A questa posizione non sarebbero, però, estranee considerazioni sulla qualità del suono. Scrive Carl Flesch: “E’ difficile decidere se per il suono sia più vantaggioso lo stare di faccia o di profilo dinanzi all’uditore. Si crede generalmente che le vibrazioni vengano rimandate perfettamente dalle pareti della sala se lo strumento è tenuto in direzione parallela alle file dei posti che si trovano in esse”.martedì 23 marzo 2010
Violinista geroglifico
Il violinista ,spesso, sul palco si pone di profilo al pubblico come un geroglifico egiziano. Così è più facile dare una occhiata al direttore d'orchestra. A questa posizione non sarebbero, però, estranee considerazioni sulla qualità del suono. Scrive Carl Flesch: “E’ difficile decidere se per il suono sia più vantaggioso lo stare di faccia o di profilo dinanzi all’uditore. Si crede generalmente che le vibrazioni vengano rimandate perfettamente dalle pareti della sala se lo strumento è tenuto in direzione parallela alle file dei posti che si trovano in esse”.
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